Margherita Volò o Margherita Caffi (Cremona 1647 - Milano 1710)

Margherita Volò o Margherita Caffi (Cremona 1647 - Milano 1710)Natura mortaOlio su tela108 x 83 cmL’opera, per il particolare vaso, lo sfondo bruno e l’andamento trasversale della composizione floreale è da riferire a Margherita Volò. Il padre Vincenzo è un pittore di fiori di origine francese, quindi si presume che Margherita sia stata sua allieva. Fu una pittrice famosa per la "rara di lei abilità in dipingere fiori sopra qualsivoglia stoffa di seta, e sopra tele e carte: e segnatamente sulle pergamene, le quali assai ricercate le erano, e a caro prezzo pagate" (Lancetti). Da giovane, sposa il pittore cremonese Ludovico Caffi, artista formato a Bologna presso D. M. Canuti, specializzato nel dipingere fiori e tappeti. Margherita è stata pittrice di fama sin dalla giovane età, osservando gli inventari antichi, in particolar modo milanesi. Le sue nature morte sono pervase da un elegante gusto decorativo: i fiori, con pochi frutti, sono disposti in modo del tutto irreale e fantastico contro uno sfondo scuro, su cui risaltano delicate tinte rosa, bianche, gialle ma anche rossi vivaci. I contorni sono mossi e sfrangiati, la pennellata è densa e vibrata, la sua tecnica l’avvicina a quanto prodotto in Veneto da Elisabetta Marchioni, e pare anticipare, se non influenzare quanto prodotto da Francesco Guardi, altrimenti detto il Maestro dei Fiori Guardeschi e/o Pseudo Guardi. Margherita Volò or Margherita Caffi (Cremona 1647 - Milan 1710)Still lifeOil on canvas108 x 53 cm