GIOVANNI PAOLO PANNINI (maniera di) (Piacenza,1691 - Roma,1765) Veduta ideale di Roma antica

GIOVANNI PAOLO PANNINI (maniera di)

(Piacenza,1691 - Roma,1765)
Veduta ideale di Roma antica
Olio su tela cm 100X140
Di notevole impatto scenico, il dipinto è un elegante raccolta di citazioni archeologiche dell'antica Roma, in cui sono riconoscibili le colonne del Tempio dei Dioscuri, il Pantheon, l'Obelisco di Augusto, il Tempio della Sibilla a Tivoli, l'arco di Tito, il Marco Aurelio e altre innumerevoli architetture dove si muovono piccole figure in costume arcadico. Il carattere illustrativo dell'opera mostra immediatamente il debito nei confronti delle scenografie ideate dal pittore piacentino Giovanni Paolo Pannini. L'artista, giunto a Roma nel 1717, divenne l'autore di celebrate vedute dell'Urbe e suntuosi 'Capricci architettonici', dando origine ad un genere iconografico destinato ad avere uno straordinario successo collezionistico e innumerevoli seguaci. Nell'opera in esame vengono interpretate in maniera fantastica le testimonianze della Città Eterna, caratterizzate da spazialità monumentale e tonalità cromatiche atte a modellare al meglio i volumi. La tela, il cui prototipo è custodito in una collezione privata piacentina, riscosse uno straordinario successo data l'esistenza di due repliche probabilmente realizzate dal Clérisseau e segnalate da Ferdinando Arisi e una simile composizione in verticale attribuita al maestro e collaboratori fu presentata alla Christie's di New York il 6 aprile 2006, lotto 75.

Bibliografia di riferimento:

F. Arisi, 'Gian Paolo Pannini e i fasti della Roma del '700', Roma 1986, p. 460, n. 463