PITTORE VENETO DEL XVIII SECOLO San Matteo San Marco Olio su tela, cm 90X90 (2) I dipinti per

PITTORE VENETO DEL XVIII SECOLO

San Matteo
San Marco
Olio su tela, cm 90X90 (2)
I dipinti per linguaggio e struttura evocano il riferimento a Antonio Molinari (Venezia, 1655-1704), in cui convivono tendenze stilistiche ancora seicentesche e movenze oramai orientate verso il nuovo secolo. Le sollecitazioni tenebrose più severe di Antonio Zanchi e Johann Carl Loth appaiono modulate verso il cambiamento, in contemporaneità con l'evoluzione di Sebastiano Ricci, ma senza negare i valori del naturalismo e delle memorie giordanesche, mantenendo in vita quella linfa vitale del lume e dell'ombra che alimenterà, ad esempio, il Piazzetta e la sua corrente. La luce che tornisce i volumi e proporziona le forme, i volti e le movenze, appaiono appartenere al lessico maturo del pittore, ma si deve anche rammentare la figura di Antonio Arrigoni quale possibile artefice del dipinto, per la decorativa disposizione del manto a formare pieghe e risvolti. La confusione attributiva fra i due artisti d'altronde, trova spazio sin dal Settecento e ancor ora è argomento frequentato dagli storici dell'arte veneta, ma, filologia a parte, restano indubbi l'attrattiva del dipinto e la sua solida oggettività estetica.

Bibliografia di riferimento:

R, Pallucchini, 'La pittura veneziana del Seicento', Milano 1981, p. 387

U. Ruggeri, 'Sebastiano Ricci, e no', in 'Nuovi Studi', 5, Trento 1998, pp. 147-152

G. Fossaluzza, 'Antonio Arrigoni, pittore di historie', in 'Arte Veneta', 54, Venezia 2000, pp. 33-53